Cena sull'erba, con Giorgio

Romanzo
Autore: Daniele Giovagnoni,   
ISBN: 978-88-6254-163-3

 

 

2015, pp.136, 13,5x21

Brossura con bandelle

 

 

Prezzo:15,00€
Qtà:  

Metti una sera a cena nel giardino di una casa di campagna, sopra una collina di fronte a Perugia, in un tardo pomeriggio di agosto di un anno qualsiasi. Intorno alla grande tavola ovale, insieme ai profumi e ai sapori che inebriano la mente, va in scena l’elogio dello spiare storie immaginate, legami interrotti, incontri casuali. Angela, Giacca Blu, Carla, Letizia, Paola, Occhiali Rossi, Chiara, Pantaloni Corti e gli altri invitati sfilano come in un corteo sacro a rivelarci le loro vite reali e quelle desiderate, almeno per quella sera.
E poi c’è la storia di Giorgio. Vero protagonista della cena sull’erba. Giorgio è il racconto nel racconto, la storia surreale che entra nella storia reale per regalarci un intreccio ben costruito, con uno stile essenziale e asciutto che inchioda il lettore dall’inizio alla fine. E come in una raffinata spy story d’altri tempi la rivelazione del finale è tutta da assaporare. Come il dessert che Carla serve alla fine della cena: «Un vasto e piatto parallelepipedo di ispirazione azteca, alto quasi quanto un mattone e composto di una sublime amalgama di farina, burro, zucchero, uova, cioccolato fondente, cointreau, scorza d’arancia (…). Una goduria. Un’ara sacrificale sulla quale immolare il senso del gusto.»
 

«Come al solito sono arrivato per primo: i posti auto ricavati negli spiazzi di prato sotto i cedri del Libano sono tutti vuoti. Scelgo quello che mi permetterà di uscire senza rimanere incastrato nel caso la serata dovesse riuscire insostenibile e mi ci infilo in retromarcia, il muso del furgone
pronto a riguadagnare il viale e la libertà. Per quanto possibile, è sempre meglio essere preparati a ogni evenienza.
Scendo dall’auto. Minni mi trotterella incontro scodinzolando e in uno slancio affettuoso mi colpisce il petto con le zampe anteriori appaiate. Il suo modo per
dire che è contenta di vedermi. Le carezzo la guancia cercando Tigre con lo sguardo. Il gatto rosso è steso a pancia all’aria dentro la cuccia del cane e mi osserva con la testa all’incontrario. Anche lui sembra contento di vedermi. A modo suo.»

Un romanzo che è un concentrato di intrecci, una spy story d'altri tempi che si lascia leggere tutta d'un fiato.

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