Pane e companatico

Storie e racconti di veglia del Dopoguerra
Autore: Graziano Buchetti,   
ISBN: 978-88-6254-171-8

 

 

2016, pp. 150, ill.,14,8x21

Brossura

 

 

Prezzo:15,00€
Qtà:  

In un tempo non molto lontano, nelle fredde serate invernali ci si riuniva intorno a un camino acceso e lì, tra ombre proiettate sui muri affumicati, prendevano vita i ricordi e i personaggi che popolavanola memoria storica del paese. Poco importava se reali o inventate. Quelle storie erano il pane quotidiano di povere esistenze. Erano storie di veglia che si tramandano di padre in figlio.
L’autore di questo libro ha raccolto storie e memorie che appartengono al suo passato, in una Valdichiana dimenticata, povera ma operosa e ricca di valori. La fiera, i ruzzi, la scuola, le rime a memoria, il cappellano, l’insuperabile Orsola, la bandiera, la televisione e gli elettrodomestici che facevano il loro ingresso in una civiltà contadina che si avviava a grandi passi verso il boom economico.
Un affresco di umanità mai banale e scontato da far conoscere soprattutto alle giovani generazioni.
Alcune storie contenute in questo libro formavano un racconto breve che, nel 2014, ha vinto il premio nazionale “I nonni raccontano” di Città della Pieve (PG) dove i giurati sono gli alunni delle scuole primaria e secondaria di 1° grado.

«Esprimi un desiderio Graziano, fai svelto» così mi dicevano i genitori in quelle magiche notti d’agosto. Manciate di stelle parevano sparpagliate apposta nel profondo cielo vellutato, tipico del momento più felice della stagione, per incantare grandi e piccini con le loro effimere scie luminose che schizzavano dove e quando meno te lo aspettavi. Fantasiosi ricami di una misteriosa mano che, di tanto in tanto, in quei giorni che precedono e seguono il 10 di agosto, rigano il cielo sciamando rapidi cristalli luminosi. Sfrecciano e svaniscono insieme ai sogni che non facciamo mai in tempo a mettere insieme: troppi sono i desideri e le stelle cadono prima ancora di aver deciso quale fosse la prima scelta.
Eravamo nel 1959 e io avevo da pensare a sogni molto più concreti.»

L’autore di questo libro ha raccolto, con la grazia lieve di chi si accosta alla scrittura in punta di piedi, storie e memorie dalla vena malinconica che appartengono al suo passato, in una Valdichiana dimenticata, povera ma operosa e ricca di valori. La fiera, i ruzzi, le figure diafane di vecchie sdentate, la bidella, le rime a memoria, il cappellano, l’insuperabile Orsola, la bandiera, la televisione e gli elettrodomestici che facevano il loro ingresso in una civiltà contadina che si avviava a grandi passi verso il boom economico. Alcune storie contenute in questo libro formavano un racconto breve che, nel 2014, ha vinto il premio nazionale “I nonni raccontano” di Città della Pieve (PG) dove i giurati sono gli alunni delle scuole primaria e secondaria di 1° grado.

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