I racconti del focolare

Viaggio nella magia contadina
Autore: Graziano Vinti,   
ISBN: 978-88-6254-090-2

 

 

2012, pp. 116, ill., brossura, 15x21

 

 

Prezzo:14,00€
Qtà:  

"La fiamma del fumoso focolare scoppiettava nelle sere di tramontana illuminando a stento i volti, allungando le forme facendosi a malapena spazio al buio più buio e celando le mura dei cucinoni nere di fuliggine, era allora che la famiglia si riuniva ascoltando le storie dei vecchi, semplici parole di analfabeti che riempivano un mondo. Raccontavano della forza degli elementi, di paure ancestrali, delle ansie suscitate da tutto ciò che non si conosceva, di misteri che non si spiegavano ma che si svelavano come miraggi fra le tenebre della notte.
Un segno della natura esprimeva un preciso volere divino, la gente temeva il rombo del tuono e sapeva leggere il cielo e ciò che le nuvole vi scrivevano, ascoltava i racconti del vento che stormiva fra i rami, sentiva l’odore della terra pronta ad accogliere i semi del grano, a rispettare i tempi delle stagioni, quanto e quando si può prendere dalla Natura e quando è il momento di lasciare qualcosa in cambio. Così in balìa degli elementi l’uomo si sentiva piccolo, rifugio sicuro era allora l’amore per Dio. Un Dio a volte clemente, a volte capriccioso, talvolta rabbioso, ma sempre dominatore delle forze della natura: dell’acqua, della terra, del cielo, delle nuvole e del vento.
Dai miei avi, ai nonni, ai miei genitori queste storie son giunte sino a me, a riempire la mia infanzia; scrivo perché questi racconti di paura, come chiamavamo io e mio fratello le storie che nostra madre ci narrava nel silenzio della notte prima di prendere sonno chiusi fra le lenzuola, non si perdano completamente nell’oblio, raccontando di come eravamo e sotto sotto, di come pur celate da una scorza di spavalderia, se ne stanno ancora sommerse queste e altre paure."

Filigetto, Guastarazzo, Burione, la Tabaccona, Diavolino, Brenciolino: nomi che evocano storie d’altri tempi, suoni distanti che richiamano alla mente colori dei quali più non sappiamo cogliere le sfumature. Dalle piccole comunità contadine che qui si narrano, dai legami stretti che la povertà annodava escono parole dense di magia, toni sospesi e lunghi di stagioni dimenticate.
Una raccolta di racconti brevi, frutto di interviste raccolte dalla voce contadina di chi ancora ricorda. Superstizioni e magie della tradizione popolare umbra, storie raccontate nelle lunghe veglie invernali davanti al fuoco.

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