Francesca Silvestri


Francesca Silvestri è giornalista indipendente dal 1993, anno in cui si è iscritta all’Albo dei Giornalisti dell’Umbria dove attualmente vive e lavora come direttore editoriale e responsabile ufficio stampa di ali&no editrice.
Da sempre interessata agli aspetti socioeconomici del mondo culturale, fin dalla laurea in Lettere Moderne conseguita presso l’ateneo di Siena nel 1992 (relatore il critico letterario Romano Luperini) con una tesi sperimentale sulla Ricezione della “Cognizione del dolore” di C. E. Gadda, ha pubblicato su riviste specializzate studi di sociologia della letteratura e di ricezione dell’opera letteraria, partecipando come docente a corsi e master legati alla formazione di editor e comunicatori aziendali.
Da alcuni anni si è avvicinata al mondo dell’enoturismo, apprezzando particolarmente gli aspetti legati alla memoria del territorio, si è iscritta all’Asa (Associazione Stampa Agroalimentare) di Milano divenendone responsabile regionale e, in questo senso, ha seguito progetti editoriali legati al turismo del vino, apprezzati e promossi da firme prestigiose del settore come Luigi Veronelli, Dada Rosso e Marco Sabellico. È autrice di un libro sulla storia e la cultura del cioccolato (Infinito cioccolatare, ali&no, 2001), attualmente dirige la testata trimestrale “Fuoriguida” e collabora a “Il Sommelier”, “Cucina & cantina” e “L’Umbria dei Sapori”.

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Infinito cioccolatare è un percorso tra medicina e leggende, superstizioni e magie, spezierie e caffè letterari, estetica e dietologia, alimentazione e cultura del ‘cibo degli dei’, dalla sua timida apparizione sulle tavole europee del Cinquecento fino ai trattati scientifici e gastronomici dei nostri giorni. Un viaggio un po’ letterario e un po’ medico nel mondo del cioccolato nel tentativo di spiegare le contraddittorie affermazioni che nel corso delle varie epoche lo hanno accompagnato: panacea per le civiltà precolombiane e ‘cibo del diavolo’ in aria di controriforma, medicamento piccante e disgustoso contro la fatica e bevanda dolce e speziata di raffinato gusto esotico settecentesco. E l’infinito cioccolatare continua.

12,50€

Un viaggio nella memoria e nel tempo in cui ha vissuto alla Pieve di Fontana, nei dintorni di Perugia, don Dario Pasquini, uomo schietto, concreto e intelligente, vocato all’educazione e all’istruzione dei giovani, soprattutto i più poveri, missionario nella sua terra dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del Novecento.
Di grande importanza e interesse il metodo educativo che aveva impostato e l’intuizione, assolutamente innovativa, di una frequentazione dei mezzi di comunicazione del tempo a beneficio della sua missione che non si fermava all’alfabetizzazione. Dopo aver educato i “suoi” ragazzi, attraverso norme didattiche, comportamentali, sportive ed espressive nel doposcuola, don Dario li avviava al mondo del lavoro con attività interne (tipografia, carpenteria, maglieria, ricamo) al suo centro educativo, proiettandoli verso concrete opportunità di impiego. Un lavoro attento e meticoloso compiuto da un prete di provincia, a volte amato a volte rifiutato, durato molti anni, fatto di tenacia e caparbietà, determinazione e sofferenze, pubbliche relazioni e amicizie importanti maturate nel mondo della cultura, della politica, dell’industria (Indro Montanelli, Guido Piovene, La Malfa, Valletta, Spagnoli, Buitoni solo alcuni dei nomi che ricorrono nei carteggi ritrovati).

15,00€
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